FISICA IN BARCA - CAGLIARI

Qualche settimana fa vi avevo segnalato l'evento (http://admaiorasemper.blogspot.com/2011/05/fisica-in-barca.html), oggi ve lo voglio raccontare.

L'appuntamento con Fisica in Barca è fissato per le ore 9 del 04 giugno al Terminal Crociere di Cagliari.
La pioggia mattutina minacciava di rovinare il programma della giornata ma per fortuna già intorno alle 9:30 è apparso il sole e ci ha fatto compagnia per (quasi) tutto il giorno.

Il padrone di casa, il responsabile tappe Corrado Cicalò,
ci accoglie con un breve saluto e lascia subito la parola al Direttore dell'INFN di Cagliari, Prof. Saitta.
Quando si parla di cariche dirigenziali spesso si pensa che a ricoprirle siano persone seriose e noiose.
Il Prof. Saitta, al centro nella foto,
è la persona  giusta per smentire questo pregiudizio.
Con la sua simpatia e comunicativa
ci ha introdotto, con un breve ma brillante intervento, al tema della giornata.
Il suo saluto finale 
è una straordinaria motivazione per tutti i ragazzi presenti in sala che magari, anche grazie a una giornata come quella di ieri, decideranno di intraprendere dopo il liceo, studi scientifici. 

Con il secondo intervento, a cura del capitano Giuseppe Mastroianni
abbiamo imparato, partendo da un breve excursus storico, quanto sia importante per un buon navigatore, saper calcolare la longitudine.
Astronomia, fisica e misura del tempo sono state le discipline protagoniste del progresso scientifico nel campo della navigazione e nonostante oggi si possa fare affidamento sull'elettronica e su strumentazioni super sofisticate, saper calcolare a mano la longitudine, è ancora un compito imprescindibile per un buon capitano di imbarcazione.

La fisica della vela è stato il leitmotiv del terzo intervento, quello del Prof. Mura della facoltà di fisica di Cagliari che qui vediamo impegnato in curiosi esperimenti:
 Il segreto sta...
 
nel moto dei fluidi.
Infine graditissima e inaspettata sorpresa, la visita del velista Andrea Mura,

unico italiano ad aver vinto la prestigiosa e insidiosa competizione Route du Rhum.
Preparazione fisica e mentale, passione, professionalità e un pizzico di incoscienza sono gli ingredienti che hanno portato Vento di Sardegna alla vittoria.
Curiosamente è stato un progetto interamente realizzato in Sardegna, un'isola al centro del mediterraneo, a superare le difficili, a volte al limite della sopravvivenza, prove dei mari oceanici, superando per tenuta e tecnologia equipaggi più collaudati e di più lunga tradizione nella navigazione degli oceani.
La Route du Rhum è una delle regate in solitario più seguite dalla stampa internazionale, in Francia è addirittura considerata, per copertura mediatica, il secondo evento sportivo dopo i mondiali di calcio.
Con la vittoria di Andrea Mura, anche l'Italia si è fatta contagiare dall'entusiasmo per la vela. La sola rassegna stampa italiana ha superato le 1.000 pagine con un indice di visibilità percepita (IVP) ancora in crescita che supera i 140 milioni di contatti e un controvalore mediatico (IEP) che supera gli 1,8 milioni di euro. (fonte Data Lab). 
Sull'onda di questi successi e delle gratificazioni che ne conseguono, il velista sardo si prepara alle prossime sfide:
 
Salutato il velista dell'anno 2010, concentrazione assoluta per il test che permetterà di selezionare i 6 migliori studenti che avranno in premio la possibilità di partecipare al trasferimento, su Adriatica, da Cagliari a Olbia.
La selezione sarà basata su una serie di quiz estratti dal numero "Raggi Cosmici" della rivista istituzionale INFN, “Asimmetrie”.

Al termine della mattinata, prima dell'uscita in barca, recuperiamo le energie presso la sede della Lega Italiana Vela con un ottimo rinfresco (catering "I Dolcissimi" di Luisella Guiso, Monastir).
Alle 14 il momento più atteso: Mattia e Carlotta ci aspettano sull'Adriatica 

che ospiterà 12 dei partecipanti mentre la parte restante del gruppo salirà su Fenic,

una splendida imbarcazione che il suo proprietario, Luciano Serra, ha costruito da solo nell'arco di sette anni.

Adriatica è un veliero di 22 metri pesante 50 tonnellate, dotato di strumentazioni di bordo all'avanguardia dove nulla, ma proprio nulla è lasciato al caso: 

Un po' di collaborazione per sentirci parte dell'equipaggio
e ispezione della barca alla ricerca delle tracce di Syusy e Patrizio.
Prima di rientrare alla marina di Portus Karalis
 ultime foto


alle vele di Adriatica.

La giornata è terminata nel migliore dei modi. Al nostro rientro in porto infatti, Luciano Serra e sua moglie, ci hanno gentilmente ospitati su Fenic
offrendoci una squisita torta alla frutta.  

Se quella di ieri rimarrà nei ricordi dei partecipanti come una giornata ricca di belle emozioni, lo si deve soprattutto all'organizzazione impeccabile di Corrado Cicalò ed Elisabetta Siddi, che ringrazio.
Non mi resta che augurare buona traversata e buon divertimento ai ragazzi che da Cagliari salperanno alla volta di Olbia a bordo di Adriatica!

Prima di salutarvi, ancora un'ultima immagine: in lontananza potete ammirare lo splendido municipio di Cagliari
AD MAIORA SEMPER!


P.S. Un grazie speciale a mia sorella Sara per essere un'ideale compagna di avventure e per aver contribuito alla scrittura di questo post.

3 commenti:

  • corrado | domenica, 05 giugno, 2011

    Brava Manuela bella pagina! Speriamo di ripetere lunedi. Poi se vuoi ti mando qualche immagine della traversata. Alla prossima "avventura"

  • Sara | lunedì, 06 giugno, 2011

    Bel commento riassuntivo delle varie emozioni che si sono susseguite durante questa meravigliosa giornata:-))

  • Sara | lunedì, 06 giugno, 2011

    Che craba non avevo visto la dedica alla fine,quindi ora devo assolutamente recuperare con una dedica super.GRAZIE ALLA MIA SUPER FANTASTICA diddina,sorella e amica di viaggio:-))))))))))))))