PREMIO NOBEL PER LA FISICA 2010 - The Nobel Prize in Physics 2010

E' ufficiale: il premio nobel per la fisica di quest'anno verrà assegnato a Andre Geim e al collega Konstantin Novoselov, entrambi dell'università di Manchester per i loro studi definiti "rivoluzionari" sul grafene.
I due scienziati sono tra i più giovani premiati della storia e per una scoperta relativamente recente.
Il grafene fu infatti descritto per la prima volta dai due studiosi russi su Science nell'ottobre del 2004.
Si tratta del materiale più sottile mai creato in laboratorio e rivoluzionerà l'elettronica.
"A cosa serve la nostra invenzione? Sarebbe come chiedere a che serve la plastica".
"Non lo so. E' come presentare un pezzo di plastica a un uomo di un secolo fa e chiedergli cosa ci si può fare. Un po' di tutto, penso". Questi sono i primi commenti di Andre Geim alla notizia dell'assegnazione del premio.
Il grafene è stato descritto dal comitato dei Nobel di Stoccolma come "il primo materiale a due dimensioni". E' infatti talmente sottile da aver praticamente eliminato la dimensione dello spessore. Per arrivare a un'altezza di un millimetro occorre sovrapporre tre milioni di fogli di grafene. La sua "trama" è formata da un unico strato di atomi di carbone e se fosse visibile si presenterebbe come un grande lenzuolo a celle di alveare. "Il grafene è sottile, resistente, leggero eppure densissimo, praticamente trasparente e flessibile" ha spiegato il comitato dei Nobel nella motivazione della sua scelta. E' formato da un elemento molto comune  -  il carbonio, il mattone essenziale degli esseri viventi  -  ed è un buon conduttore di elettricità. Per dire a cosa può servire un materiale così l'unico limite è la fantasia. Schermi ultrasottili, computer molto più piccoli degli attuali, pannelli solari, strumenti per andare a esplorare nei suoi anfratti il nostro Dna, sensori in grado di captare anche singole molecole di gas velenosi sono solo alcune delle idee avanzate dal 2004 a oggi. Ma forse la più accattivante per la nostra immaginazione è quella degli apparecchi elettronici  indossabili come magliette. Essendo leggero e flessibile, il grafene può infatti essere trattato come un tessuto.Per arrivare alla loro scoperta Geim e Konstantin sono partiti da una punta di matita (fatta di grafite) e un nastro adesivo. Ma accanto a una cassetta degli attrezzi così semplice, hanno dovuto mettere tutte le loro conoscenze. A dimensioni così piccole infatti i materiali cessano di comportarsi con le leggi della fisica ordinarie e iniziano a seguire quelle della meccanica quantistica. E per realizzare dei fogli di grafene servono comunque strumenti e apparecchiature in grado di operare nel campo dell'infinitamente piccolo.Dalla capitale svedese non hanno mancato di accennare all'aspetto "giocoso" del fare scienza dei due vincitori. E non è un caso che Geim dieci anni fa vinse anche un Ig-Nobel. Considerati gli anti-Nobel, questi premi vengono assegnati dall'università di Harvard alle ricerche più spiritose, divertenti, apparentemente inutili e ridicole. Geim vinse per la sua "rana volante": un piccolo anfibio che all'interno di un campo magnetico si sollevò in aria.  Fonte: laRepubblica.it

La cerimonia di consegna del premio si terrà come ogni anno, in Svezia, il 10 dicembre.
http://nobelprize.org/

AD MAIORA SEMPER!

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