Gaudì a Cagliari

Cagliari come Barcellona.
L’accostamento, per la verità un po’ azzardato, affascina gli abitanti del capoluogo isolano e ha spesso ispirato le campagne elettorali cittadine, compresa quella in corso in queste settimane.

L’idea, finora mai messa in pratica, è quella di affidare il restyling della città all’architetto catalano Calatrava e per preparare il terreno a questa trasformazione, nel 2007 era nato il Festarch, Festival internazionale dell’Architettura, diretto dall’architetto Stefano Boeri e ambientato nello storico edificio dell’ex manifattura Tabacchi.

Un’occasione di dibattito e di confronto tra cittadini, amministratori e prestigiosi premi Pritzker per l’architettura che aveva riscosso grande successo di pubblico e l’interesse degli addetti al settore.

Cambiano i governi regionali e cambiano gli obiettivi.

Dev’essere per questo motivo che dopo aver organizzato il Festarch nel 2007 e nel 2008, Cagliari si è fatta scippare la manifestazione dalla città di Perugia che a giugno ospiterà alcuni tra i progettisti più interessanti della scena internazionale.

Non tutto è perduto. Un modo per rincominciare è già in atto e passa sempre attraverso l’arte.

Nei mesi scorsi infatti,Cagliari è stata protagonista, con un'anteprima assoluta, dell'esposizione "Gaudì e la Sagrada Familia. Parabola e iperbole dell'architettura", sul lavoro e la genialità dell'architetto spagnolo che più di ogni altro, ha regalato a Barcellona, l'aspetto di una città magica facendole guadagnare l'epiteto di "Barcellona l'incantatrice".

Percorrere gli ampi spazi della splendida cornice della passeggiata coperta del Bastione di St. Remy che ha ospitato la mostra e scoprire le suggestioni e il lavoro di ricerca che hanno ispirato il genio Catalano, è stato come partecipare a una festa di colori e prospettive, un laboratorio originale di architettura e arte.

CONOIDI - Sullo sfondo, le ampie vetrate del Bastione di St.Remy

La vocazione naturalistica di Gaudì, sviluppata negli anni dell’infanzia, sorprende ed emoziona.
Pensiamo per esempio all’abside e ai pinnacoli della Sagrada Familia disegnati da Gaudì dopo un’attenta osservazione dei germogli e le spighe dei cereali che crescevano intorno al tempio prima della sua realizzazione o ai poligoni del cancello di recinzione della basilica, il cui modello nasce dallo studio delle strutture degli alveari. 

                    Particolare dei pinnacoli del Tempio

O ancora, a come ci si sente sopraffatti dalla magnificenza dell’interno del tempio che richiama le sembianze di un grande bosco.

                                     Interno della Sagrada Familia

Per tenervi aggiornati sui lavori del cantiere, uno dei più longevi della storia poiché presente ormai da 128 anni, vi consiglio di visitare il sito web della basilica:
 Non perdete la pazienza però, perché il compimento della struttura è previsto per il 2026!

AD MAIORA!

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