Durante questa felice sperimentazione, oltre alla proiezione di film d'autore, sono stati dedicati approfondimenti e laboratori sui mestieri del cinema e sulle difficoltà legate a questo affascinante universo.
Uno spazio fisso è stato ogni anno dedicato al documentario, che ottiene sempre scarsa programmazione nel grande schermo e in televisione.
Ed è stata ogni volta una piacevole scoperta, confrontrasi con questa forma d'arte e fonte importante di informazione.
Lo scorso 27 febbraio, il Campidano Film Festival ha ospitato il fotografo Mario Dondero e i registi Paolo Serbandini e Giovanna Massimetti, autori del bellissimo documentario "Macerie" sul devastante terremoto d'Abruzzo, di cui oggi ricorre il secondo anniversario.
Da sinistra: Mario Dondero, Giovanna Massimetti, Paolo Serbandini, Alessandra Piras (27/02/2011)
Gli ospiti hanno regalato al pubblico racconti ed esperienze della loro professione e il tempo che ci hanno dedicato è stato davvero prezioso.
Ho chiesto loro come tre grandi professionisti siano riusciti ad amalgamarsi in un lavoro tanto delicato e se tale lavoro fosse stato preceduto da una "sceneggiatura".
La risposta è stata molto curiosa: le riprese sono state "dettate" dal passo veloce di Mario Dondero che con la sua macchina fotografica fissava le immagini delle macerie abruzzesi e ci mostrava il suo curioso e appassionato sguardo su quella realtà ferita.
E' per questo motivo che il risultato finale è un documentario nel documentario, perchè oltre ad aver raccolto immagini, silenzi, parole, interviste sulla tragedia abruzzese, ha filmato l'importante lavoro di uno dei più grandi fotografi italiani e il suo punto di vista assolutamente fuori dal comune.
L'unico spazio fisso del palinsenso RAI dedicato al documentario, è una finestra trimestrale estiva costituita dal programma DOC3.
Ed è grazie a DOC3 che posso proporvi la visione di "Macerie":
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-11cafa85-8d3c-4fc4-8b73-67bd43b18667.html?refresh_ce#p=0
L'immagine finale, con un passaggio di testimone tra due fotografi, è poetica e piena di speranza ed un meraviglioso inno alla vita.
Buona visione e AD MAIORA SEMPER!
...eppure quelle domande urgono ancora e ad esse si sono semmai aggiunte altre questioni.E altre macerie...(Guido Crainz, Autobiografia di una Repubblica)
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